border-top
“…Scicli è la più bella città del mondo”
Così Elio Vittorini definisce Scicli: non sono molti i luoghi capaci di trasmettere
la stessa atmosfera di quiete, eleganza, equilibrio urbanistico ed architettonico.
“…nessun paese ha come Scicli una struttura urbanistica così
affascinante in colloquio con la natura”, scrive Paolo Portoghesi.
L’intimo contatto con il paesaggio, che determina la configurazione urbana, è
evidente in corrispondenza dell’antico abitato, tra il colle di San Matteo e le due cave che lo cingono:
Santa Maria la Nova e San Bartolomeo.
L’antica chiesa di San Matteo domina, dal colle omonimo, la città.
L’imponenza della struttura, malgrado la facciata incompiuta e l’abbandono nel 1874, la rendono un tempio
calato in una dimensione atemporale, a ribadire con la sua presenza la continuità con il passato.
Insieme ad altre sette città della Sicilia sud-orientale, Scicli è stata inserita nella
lista dell’UNESCO grazie al suo eccezionale contesto architettonico-urbanistico.
Il prestigioso riconoscimento à stato attribuito, in particolare, a
via Mormina Penna: un percorso scenografico dove convivono armoniosamente edifici barocchi,
rococò, neoclassici e liberty, in un’omogeneità che trova coesione nella pietra dorata delle
cave locali.Una visita nelle chiese della città ci porterà alla scoperta di numerose
ed inaspettate opere d’arte
dal ‘400 all’800, fra dipinti di autore di respiro nazionale ed internazionale, preziose sculture
lignee, marmoree e di pietra.
Tra le rarità: un crocifisso che presenta un’iconografia
senza precedenti in Italia, il Cristo di Burgos e un enorme presepe in
tiglio, pezzo unico di storia della cultura figurativa meridionale.
Ricordiamo, infine, che Scicli, per le sue bellezze, è stata scelta
come set cinematografico del serial televisivo
"Il commissario Montalbano":
la sede del municipio è stata trasformata nel commissariato di Vigata e la stanza del Sindaco
diventa, nella fiction, la stanza del questore.
border-bottom