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Così Gesualdo Bufalino definì questa città ancorata alla roccia che, nei secoli, ha vissuto splendori e decadenze, violenti sfoghi della natura, episodi cruenti nella storia dell’umanità. Una città che ha conosciuto le dominazioni ed ha saputo esprimere cultura universale attraverso il pensiero e le opere dei suoi uomini illustri. Nel 2002 l’UNESCO l’ha dichiarata patrimonio dell’umanità per le inestimabili bellezze barocche, come il Duomo di S. Giorgio, che appare in tutta la sua scenografica maestosità alla sommità di un’ampia scalinata di oltre 250 gradini. La chiesa, a 5 navate, custodisce pregevoli opere come un Polittico del XVI secolo, L’Arca Santa con le reliquie di S. Giorgio ed una meridiana solare nel transetto. Stupendo per i dettagli e gli elementi decorativi, che ne fanno un esempio di architettura tardo barocca ancorato alla cultura tardo-rinascimentale è il Duomo di S. Pietro, a 3 navate, che conserva al suo interno il gruppo statuario di “S. Pietro e il Paralitico” di B. Civiletti e “La Madonna di Trapani”, statua marmorea databile tra il XV e il XVI secolo.
In una suggestiva stradina a lato della chiesa vi è la Chiesetta rupestre di
San Nicolò Inferiore, del XII secolo, che conserva ancora affreschi di stile bizantino.
Salendo fino a via Posterla 22 si giunge alla casa nata Letteratura (1959).
Continuando a salire si arriva al Castello dei Conti.
Dalla torre dell’orologio è possibile ammirare un bellissimo panorama di Modica.
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